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Intervista ad Antonello Di Pinto

Quando e come nasce il tuo percorso artistico?

Nasce quando mio padre mi regala il giorno della Befana un astuccio con dei colori a matita…

avevo sei anni.

Quali persone, artisti ed episodi hanno influenzato maggiormente il tuo percorso?

L’incontro con Isabella Far nel 1977, moglie di De Chirico, nel suo appartamento di Piazza di Spagna, chiesi a Maurizio Fagiolo dell’Arco di incontrarla per un’intervista che indirizzò la mia vita artistica. L’incontro con l’arte di De Chirico mi sconvolse.

Cosa cerchi attraverso la forma d’arte che utilizzi?

Attraverso la mia arte cerco di comunicare attraverso il mio linguaggio creativo. Vorrei emozionare così come io mi emoziono. L’intensità delle emozioni che suscitano le mie opere stabiliscono la validità del mio linguaggio.

C’è una parte nella tua ricerca artistica di cui vorresti parlare in particolare?

Tutti si chiedono perché i miei personaggi guardano verso l’alto.

Nella storia dell’umanità le cose migliori e peggiori sono venute sempre dall’alto.

Qual è il tuo rapporto con il mercato?

Il mio è un mercato di nicchia tra Italia e Spagna.

Vorrei che le opere d’arte costassero il giusto affinché se le posano permettere chiunque.

Se la divina commedia costasse un 1.000.000 euro nessuno avrebbe conosciuto Dante.

Cosa consiglieresti ad un artista che vorrebbe vivere d’arte?

Non darei nessun consiglio ma un grosso: In bocca al lupo!

sito: http://www.dipintoantichita.it/

Profilo: https://www.facebook.com/antonello.d.pinto

Francesco Cogoni.

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