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Pierre Brassau lo scimpanzé pittore che non avresti immaginato

L’Inganno Artistico di Pierre Brassau

Nel 1964, il giornalista svedese Åke “Dacke” Axelsson orchestrò un ingegnoso scherzo che avrebbe scosso il mondo dell’arte contemporanea. Sotto il falso nome di “Pierre Brassau”, Axelsson presentò al pubblico una serie di dipinti attribuiti a un artista francese, ma la vera mente dietro quest’arte rivoluzionaria era uno scimpanzé comune di nome Peter, residente allo zoo svedese Borås Djurpark.

Dallo Zoo alla Galleria d’Arte

È stato persuaso il giovane guardiano dello zoo, all’epoca diciassettenne, a fornire a Peter vernice e pennello. Dopo diverse opere create dallo scimpanzé, Axelsson scelse quattro dipinti da esporre. La Gallerie Christinae a Göteborg ospitò la mostra, presentando i lavori di “Pierre Brassau” insieme a quelli di altri giovani artisti d’avanguardia di varie nazionalità.

La Reazione dei Critici d’Arte

La beffa suscitò diverse reazioni tra i critici d’arte. Mentre alcuni disprezzarono il lavoro, uno di loro giustamente affermò, ignaro della verità, che “solo una scimmia può aver fatto una cosa simile”. Tuttavia, la maggior parte riconobbe Brassau come una vera rivelazione della mostra. Il critico Rolf Anderberg del Göteborgs-Posten elogiò la determinazione e la potenza espressiva di Brassau, paragonando le sue pennellate alla danza classica.

La Rivelazione e l’Incredibile Persistenza di Pierre Brassau

Dopo che l’inganno fu svelato, la controversia continuò. Anderberg, nonostante la consapevolezza della vera identità dell’artista, sostenne che i dipinti di Peter erano “comunque i migliori della mostra”. La storia di Pierre Brassau, sebbene nata come scherzo, dimostrò la difficoltà dei critici nel distinguere veramente l’arte di avanguardia.

Il Trasferimento e il Prosieguo della Vita di Peter

Nel 1969, Peter, l’artista-scimpanzé, fu trasferito allo zoo di Chester in Inghilterra, lasciandosi alle spalle la sua breve ma intensa carriera artistica. La sua storia rimane un capitolo unico nella cronaca artistica, mettendo in discussione la percezione tradizionale dell’arte e suscitando riflessioni sulla soggettività dell’apprezzamento estetico.

La vicenda di Pierre Brassau è un affascinante esempio di come l’arte possa sfidare le aspettative e giocare con la percezione umana. Sebbene nata come uno scherzo, questa storia sottolinea la complessità della valutazione artistica e la sottile linea che divide il genio dall’inganno, offrendo un’interessante prospettiva sulla natura soggettiva dell’arte stessa.

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Il pittore scimpanzé che non avresti immaginato
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