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La lettera di Egle Picozzi a Papa Francesco

Alla Cortese Attenzione di

Ambrogio Lorenzetti, Madonna del Latte, 1324-25, Siena, Palazzo Arcivescovile

Sua Santità Francesco

Mi rivolgo a Sua Santità, speranzosa che la mia richiesta venga accolta e valutata positivamente.
Mi chiamo Egle Picozzi, sono una fotografa e sto attualmente lavorando ad un progetto artistico sulla libertà di espressione.
In questo caso, mi rivolgo a Sua Santità, dopo aver tentato di fare richiesta analoga già ai parroci e all’Arcivescovo della mia città, Mons. Ignazio Sanna, ma mi è stata negata la possibilità, con la seguente affermazione:
“La sua proposta non può essere accolta, perché non c’è possibilità di armonica integrazione con l’esistente.”

Mi spiego, l’argomento di mio interesse è l’allattamento materno, esattamente come la storia dell’arte ci insegna, con le sue numerose Madonne del latte.
Sono affascinata dalle raffigurazioni artistiche che parecchi artisti, nel corso dei secoli, hanno dedicato alla Madonna che allatta, opera dal carattere intimo e materno che vuole esprimere la natura umana insita in Cristo assieme a quella Divina, che nel tempo è diventata simbolo di sollievo alle sofferenze delle anime del Purgatorio.
Il mio intento è quello di omaggiare questa importante icona, rendendola contemporanea e legata ad un concetto molto alto di libertà, ritraendo una mamma che allatta il proprio bambino.
Prendendo appunto esempio dalle parole di Sua Santità:
“Quando un bambino piange perché ha fame, donne allattate pure in Chiesa.”

A questo proposito, chiedo il permesso e la possibilità, per questo mio scatto del tutto naturale, privo di volgarità e caratterizzato dall’eleganza del gesto materno, di poter utilizzare come ambientazione l’interno di una chiesa della mia città.

D’altronde non sto violando nessuna legge e nemmeno suscitando atti osceni, si tratta di un gesto dolce e delicato, che da sempre caratterizza il Creato e la stessa Vita.

Egle Picozzi, Madonna del latte, 2017

Il fine di questo lavoro fotografico, è quello di inserirlo all’interno di un contenitore di informazione, sia per quanto riguarda la rappresentazione storica della Madonna del Latte, sconosciuta a molti, sia dal punto di vista contemporaneo della possibilità/libertà di un gesto del tutto amorevole verso il proprio figlio, pubblicandolo nel mio portfolio fotografico.

Con la speranza di essere riuscita a spiegare chiaramente il mio intento,
non posso che augurarmi in una risposta positiva.

La ringrazio anticipatamente per l’attenzione
e mi scuso se Le ho recato disturbo

Con ogni migliore augurio a Sua Santità.
Un saluto affettuoso,
Cordialmente

Egle Picozzi

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