INTERVISTA A MARCELLO NOCERA
Quando nasce il tuo percorso artistico?
Da piccolo amavo disegnare e isolarmi nel mio mondo,credo sia una cosa comune a tutti i bambini.
Nella mia famiglia si tramanda da quattro generazioni il mestiere di fotografo,ho iniziato a scattare per professione all’età di vent’anni.
Il mio vero percorso artistico inizia quando ho capito che la fotografia tradizionale, quella su commissione, non era adatta a me.
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo lavoro?
Nessun artista in particolare ha influenzato il mio lavoro.
La cosa che ha influito maggiormente nella mia fotografia è il mio vissuto, le persone che ho conosciuto e tutto quello che non si può trovare nei manuali d’istruzione.
Cosa cerchi in arte?
Sono sempre molto attento a tutto ciò che mi circonda però fondamentalmente non cerco nulla , forse è l’unico modo per scoprire qualcosa.
C’è una parte della tua ricerca di cui vorresti parlare in particolare?
La mia personale ricerca artistica sviluppata negli ultimi anni è andata oltre alla fotografia tradizionale.
Ho sperimentato diverse forme d’espressione, le sovrapposizioni di immagini, i collage e i giochi di colore.
Un percorso sicuramente eclettico che culmina in questo momento con una sorta di “work in regress”, ovvero il ritorno ad una fotografia di soli scatti che esprime la sua unicità nei soggetti e temi ritratti e nello studio della luce.
Qual’è il tuo rapporto con il mercato?
Posso ritenermi soddisfatto.
Cosa consiglieresti ad un artista che vorrebbe vivere d’arte?
Nella maggior parte dei casi, non è l’artista a decidere di vivere d’arte ma è il suo prodotto artistico che fa la differenza.
L’Arte non è una professione, un mestiere, ma una vocazione.
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Francesco Cogoni.
