Interviste

INTERVISTA A IRMA TOUDIJAN

INTERVISTA ALLA MUSICISTA IRMA TOUDIJAN

Buon ascolto e buona lettura.

Quanto ha influito sulla tua formazione e sensibilità l’aver viaggiato tanto e conosciuto diverse realtà?
Il fatto di essere armena, nata in Libano da genitori nati in Turchia e a loro volta, prima generazione di sopravvissuti al genocidio, rende necessario l’adattamento a situazioni diverse a volte difficili come il pregiudizio o l’indifferenza dell’ambiente sociale per citare giusto due estremi.

Ciò obbliga una persona a trovare delle soluzioni rapide ed efficaci per superare situazioni sgradevoli.
Ovviamente lo spostamento, il viaggiare per ragioni che possono essere di studio o perfezionamento o di forza maggiore come la guerra nel mio caso, mi ha permesso di fare delle esperienze che non avrei mai potuto vivere nel mio piccolo mondo protetto a Beirut.

Quando nasce la tua passione per la musica?

Ho iniziato a studiare il pianoforte per desiderio di mia madre, che amava molto questo strumento e che non avendo potuto studiarlo quando era piccola, ha fatto in modo che i suoi figli lo studiassero almeno per qualche anno.
Amavo molte forme d’arte ma ho scoperto la passione per la musica quando ero adolescente, ho preso la decisione di continuare a formarmi in campo musicale anche se ciò richiedeva più perseveranza e impegno, trovavo difficile applicarmi costantemente perché avevo molti altri interessi.

Hai mai avuto esperienze a livello discografico?

Se intendi aver registrato qualche CD, Si.
Fermare un brano nel tempo con la registrazione è un‘esperienza molto interessante e sul momento piacevole e stimolante.

Spesso dopo qualche tempo capita di trovare la registrazione invecchiata, non come la pensavi, è una situazione molto complessa.

Riconoscersi in quello che si fa sul momento, e dopo….
Personalmente noto parecchio disinteresse da parte della comunità verso la buona musica e la buona arte, qual’è la causa?
Il disinteresse è cresciuto secondo me, con l’invasione dei mezzi di comunicazione, in tutti i campi, si preferisce forse usufruirne personalmente con facilità, rapidità, spesso gratuità…
La musica quando ero giovane si ascoltava con apparecchi di grande precisione, cercavamo di avere il top della qualità d’ascolto, non come oggi con i vari MP3 e MP4.
Per l’arte visiva, bisogna proporre delle mostre, a Cagliari non sono tantissime le occasioni per vedere delle opere…
Nelle grandi città naturalmente è molto più facile, c’è l’istituzione che propone mostre importanti e “costose” e poi ci sono tante piccole o grandi gallerie che fanno la loro parte.

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Qual’è stata la tua esperienza con l’Associazione culturale musicale Suoni & Pause?
La mia esperienza con Suoni & Pause continua, è la galleria Espace S&P che ha chiuso nel giugno del 2013.

Con l’associazione hai aiutato diversi artisti, compreso me, qual’è stata la causa maggiore nella chiusura della galleria?
Ha chiuso perché la persona che ospitava l’Associazione ha chiesto di liberare lo spazio.

Non è stata una decisione voluta ma subita.
Ho cercato di trovare un altro spazio che fosse ugualmente interessante ma non arrivava ed ho perso il desiderio di continuare, perché era comunque impegnativo a livello economico e lavorativo.

E’ stata una bellissima esperienza ho conosciuto molte belle persone ed artisti stimolanti.
Che consigli darebbe ad un giovane che sogna di suonare il pianoforte ma lo vede come un percorso troppo arduo?
Consiglio a tutti genitori di far fare qualche anno di pianoforte ai propri figli, ciò crea conoscenza, apertura di orizzonti, poi l’allievo sceglie se continuare o cambiare strumento.

Sono tanti i vantaggi che porta lo studio di uno strumento come il pianoforte, concentrazione, lateralizzazione, coordinazione ecc…

L’istituzione delle scuole civiche, ha permesso di rendere più accessibile l’educazione musicale ad un numero sempre maggiore di persone, con notevole riduzione dell’impegno economico.

Un difetto delle scuole civiche è che non durano tutto l’anno, troppe vacanze, troppo lunga l’estate,  bisogna insegnare che la musica va studiata tutti giorni e se possibile sempre (come mangiare e bere).

 

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Contatto facebook: https://www.facebook.com/irma.toudjian?fref=ts

Francesco Cogoni.

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