INTERVISTA A CORRADO PERRIA

connectivart 16/11/201630/06/2017 0 Comments CORRADO PERRIA, Intervista

Qui di seguito vi allego una raccolta dei lavori eseguiti tra il 2014 ed il 2016 dall’artista intervistato.

Quando e come nasce il tuo percorso artistico?

Il mio percorso artistico nasce da autodidatta, avevo 14 anni e mi sono incuriosito e successivamente appassionato di video casualmente, smanettando uno dei primi videofonini!

Quali persone, artisti ed episodi hanno influenzato maggiormente il tuo lavoro?
Tra gli artisti\amici che più mi hanno ispirato ci sono Francesco Liori e Manu Invisible, illustratore e writer, entrambi carissimi amici, che oltre ad avermi ispirato mi hanno anche MOTIVATO! Tra gli artisti STRANIERI che invece mi hanno ispirato maggiormente ci sono 4 registi in particolare: Chris Cunningham, David Lynch, David Chronenberg e Shynia Tsukamoto…

I loro film e videoclip visti da ragazzino mi hanno APERTO UN MONDO!

Cosa cerchi attraverso la tua arte?

Non lo so neanche io con certezza, forse cerco una reinterpretazione del linguaggio, nel mio caso attraverso le immagini…

Penso che il linguaggio parlato per quanto affascinante sia “limitante”.

C’è una parte della tua ricerca di cui vorresti parlare in particolare?

Non c’è una fase creativa che menzionerei più di un altra…

In generale nonostante sia un giovane nato e cresciuto in pieno boom tecnologico continua ancora a sorprendermi fottutamente il fatto che si possa REGISTRARE QUELLO CHE SI VEDE… quindi forse la fase di “shooting” è una fase del processo creativo che mi ipnotizza e coinvolge particolarmente.

Qual’è il tuo rapporto con il mercato?

Lavoro bene per adesso, sono giovane e quindi in continua crescita… Riuscire a fare della propria arte anche il proprio lavoro è gratificante!

Non penso che che l’aspetto commerciale snaturi arte e artista…

La vedo come per i rapporti umani, ci sono quelli intimi e profondi e quelli superficiali… vanno bene entrambi!

Cosa consiglieresti ad un artista che vorrebbe vivere d’arte?

Gli consiglierei di sviluppare prima un proprio immaginario, senso estetico, mood creativo e lavorativo, gusto e stile personale… e poi solo dopo studiare.