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“Attimi” mostra personale di Maria Antonietta Nieddu

La mostra sarà visitabile alla

Boutique Martino Midali

in via Giuseppe Manno, 47  

a partire dal 27 maggio 2017

dalle 9:30 alle 20:30

l’aperitivo si terrà alle ore 18:00 del 27 maggio.

“Attimi” mostra personale di Maria Antonietta Nieddu

Le piccole cose sono responsabili dei grandi cambiamenti.
(Paulo Coelho)

Sono convinto che questo genere di lavori nascano da un’esigenza più profonda di quel che si suole pensare, un’esigenza che va oltre il controllo intenzionale della volontà cosciente.
Mi capita a volte di riscontrare gli stessi presupposti in altri artisti; penso si possa identificare un vero e proprio movimento sociale e culturale, spinto dal medesimo spirito, dall’esigenza di un cambio di rotta.
Intravedo un allontanamento dello sguardo da tutti i bombardamenti mediatici, dalle brutture dell’uomo, dalle catastrofi giornaliere, e un non voler essere coinvolti da azioni pilotate dal mercato, da studi settoriali e incomprensibili per chi non è specializzato in quel determinato campo, come lo sono di norma tutti i linguaggi settoriali, per concentrarsi invece su qualcosa che può arrivare a tutti a livello patico, un linguaggio più diretto, più umano.
Da quest’esigenza di fondo è evidente il desiderio di non confrontarsi con talune realtà del mondo, per concentrarsi totalmente sull’amore della vita, sui suoi attimi, sulla poesia di un gesto, di un panorama o… di un fiore.

Ed è questo amore per le cose semplici della vita che si configura sempre come pienezza vitale.
In questa prospettiva anche spingere un carrello in spiaggia, anche la bellezza di un cesto di frutta o l’eleganza di un attimo, possono tradursi in energia vitale, oltrepassando la loro dimensione meramente fisica ed effimera, sublimandosi forse in quanto manifestazioni della presenza del divino nelle cose, proprio come ciascuna vita umana ed i suoi istanti, anche i più semplici, possono sublimarsi in quanto contribuiscono al miglioramento del mondo.

Da questo spirito, che dà valore ai piccoli momenti della propria e dell’altrui esistenza, parte l’artista nel voler bloccare quell’istante preciso, immortalandolo con perizia, lasciando una piccola traccia di ciò che ama per sentirsi parte di quella cosa bella, rendendola propria in qualche modo senza dare spazio a tutto il resto, senza critica sociale, senza falsità, semplicemente con un’applicazione tecnica atta a riprodurre istanti di vita che per l’artista sono importanti, rappresentando ciò che le sta davvero a cuore.
A mio avviso è da questa prospettiva che si identifica lo spirito manifestato in questa mostra, che è in fin dei conti già responsabile di un grande cambiamento.

Francesco Cogoni.

 

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